Eccellenza d’Abruzzo n. 7 – Brittoli (PE): borgo medievale & Palazzo Pagliaccia

Alla ricerca delle eccellenze d’Abruzzo. Ogni comune ha la sua peculiarità, basta trovarla. Eccoci arrivati alla 7° eccellenza d’Abruzzo. Ricordo che abbiamo censito 305 Eccellenze d’Abruzzo, una per ognuno dei 305 comuni d’Abruzzo. Ne mancano 298, ma non vi preoccupate perché sono già tutte catalogate!

Brittoli è un bellissimo borgo medioevale con un affascinante centro storico, posto sulle prime falde del Gran Sasso, arroccato su uno sperone di roccia, compreso tra il fiume Nora e il Cigno. Questa è la sua eccellenza!

Da visitare il Palazzo Pagliaccia, palazzetto baronale del XVI secolo di stile severo e lineare caratterizzato da elementi architettonici in pietra bianca di tipico stile rinascimentale, intorno al quale si stringe l’intero borgo antico. Il palazzo ingloba la Chiesa di San Carlo, chiesa parrocchiale intitolata a S. Carlo Borromeo, fondata nel 1126 ma in seguito a numerosi restauri attualmente dotata di aspetto neoclassico. 

La leggenda dice che la rocca del paese fu fondata nel I sec. a. C. con il nome di Prutum Britto, trasformazione volgare dell’antico Prutum, da qui l’origine probabile del nome. 

Fonte: www.comune.brittoli.pe.it & www.italianostrapenne.org

Tornano a crescere le vacanze in camper

L’Abruzzo è una delle regioni al mondo più ricca di borghi. Invitiamo tutti i camperisti del mondo a visitare la nostra magnifica regione e i suoi misteriosi e affascinanti borghi.

“Stando ai dati Apc (Associazione Produttori Caravan e Camper) circa 800.000 italiani e 700.000 stranieri sceglieranno questa tipologia di vacanza. Circa 1,5 milioni i turisti in camper invaderanno le strade del nostro Paese in questi mesi estivi puntando sulle mete di villeggiatura più tradizionali del Belpaese ma con un occhio di riguardo per quei borghi situati in posizioni geografiche fortunate che permettono di evitare la grande calura estiva. 

Secondo l’Apc, lo scorso anno inoltre il settore camperistico italiano ha fatto registrare un +20% circa anche per quanto riguarda i veicoli immatricolati, numeri che fanno ben sperare di poter traguardare le 6.000 unità di veicoli immatricolati alla fine dell’anno corrente. Il buon momento è confermato dal primo trimestre 2018, che ha registrato una produzione di quasi 6.500 mezzi e 2.000 immatricolazioni.

Fonte: www.guidaviaggi.it – Foto by caravan.it

Record dei voli nella storia dell’aviazione civile: 205.468 in 24 ore!

L’augurio di Abruzzomania è che il nostro sistema aeroportuale faccia il tanto sperato salto di qualità per aiutare l’Abruzzo ad essere collegato con le principali città del mondo. Un augurio al prof. Paolini che recentemente ha preso in mano le redini dell’aeroporto di Pescara. L’incoming territoriale ne trarrà un sicuro giovamento.

“Cieli da primato, il 13 luglio giorno record per l’aviazione mondiale

Fonte: www.ttgitalia.com – Foto by sipal.it

Come incrementare i flussi turistici con le trasferte delle opere d’arte

Vogliamo provarci anche noi in Abruzzo o c’è già qualche museo o polo culturale che attua una strategia di marketing turistico-culturale?

“Opere come brand: quando la trasferta è un’abile operazione di marketing

Di nuovo un opera di Leonardo a Napoli, di nuovo la suggestione della sua sensibilità nel rappresentare la dimensione interiore della persona ritratta. Un biglietto di andata e ritorno con partenza da Parma.

Parma grazie a questo “viaggetto” potrà incrementare i suoi flussi turistici.  Sempre all’avanguardia i parmigianii. Mentre nel complessivo territorio provinciale emiliano i flussi di presenze turistiche “tradizionali” di Francia, Germania, Russia e Giappone hanno un andamento negativo (- 11%), Parma ha registrato tra il 2014 e il 2015 un trend diverso grazie proprio all’aumento del 6% del turismo storicamente più “tradizionale” (i soliti Francia, Germania, Usa e Regno Unito).

Non è tutto merito di Leonardo, ma il temporaneo spostamento di un opera dalla propria sede espositiva ad un’altra è una tecnica che ha sempre prodotto brillanti risultati turistico-culturali sia nel paese di provenienza sia in quello ospitante un opera d’arte.

Un operazione di marketing semplicissima, come quella degli uomini-sandwich che pubblicizzano questo o quel magazzino e i suoi prodotti. L’opera in trasferta attira visitatori, e proprio nel suo luogo di origine.

E’ il marketing bellezza. La trasferta dell’opera di Leonardo è proprio questo: un modo per promuovere il territorio da cui l’opera proviene, prova ne è la cartellonistica interna all’esposizione napoletana che, con dovizia di particolari, descrive il Palazzo della Pilotta a Parma, sede del Museo che ospita permanentemente l’opera, e tante altre.

Fonte: www.ildenaro.it/ – Foto by blog sulmonacentroabruzzo

 

Turismo digitale: l’Italia è al primo posto

Foto by lifegate.it

Il Belpaese sul podio con il 95% della popolazione digitale che visita siti di viaggio, al secondo il Regno Unito e al terzo la Germania

Tra le grandi economie mondiali è l’Italia che guadagna la palma di Paese più avanzato nel campo del turismo digitale. É quanto risulta dalla graduatoria elaborata a luglio 2018 da Speedvacanze.it, il tour operator che ha inventato la formula dei viaggi per single, che ha preso in esame le 12 maggiori economie del mondo, quelle che da sole costituiscono la metà dell’intera economia mondiale.

Sono stati inclusi nel ranking i Paesi con i maggiori Pil nominali: Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Brasile, Italia, Russia, India, Canada e Australia. Attraverso la valutazione dei risultati statistici in ciascuno di questi sistema Paese SpeedVacanze.it ha preso in esame parametri quantificabili nell’ambito della popolazione digitale che visita siti di viaggio.

Il risultato? L’Italia è prima con il 95% della popolazione digitale che visita siti di viaggio, la percentuale più alta al mondo. A posizionarsi al secondo posto è il Regno Unito con il 93% e sul podio anche la Germania con l’89%. Seguono poi con l’87% gli Stati Uniti e quindi la Francia con il 78%.

“Nella prima settimana di luglio la spesa di viaggi media degli italiani è stata di 480 euro pro-capite, la più alta d’Europa dove la media pro-capite è di 360 euro”, sottolinea Giuseppe Gambardella, fondatore di Speedvacanze.it.

“Insomma ad informarsi online sui portali dedicati al turismo e ad acquistare una vacanza su Internet è un numero sempre maggiore di italiani”.

Quali sono le mete preferite degli Italiani? Tra chi predilige non muoversi oltre i confini nazionali, quest’anno ad andare per la maggiore sono la Puglia, la Liguria e la Sardegna.

Per chi preferisce invece mete più esotiche quest’anno ad essere gettonate sono le destinazioni come “Kenya con il safari africano allo Tsavo e Watamu, la Thailandia, il Brasile – soprattutto Rio de Janeiro – e le Bahamas. Oppure i viaggi combinati, come New York e Riviera Maya, Vietnam insieme ad altre mete, Singapore e Bali”.

Fonte: www.guidaviaggi.it

Il “mistero” dei 25 luoghi visitati

Uno studio scientifico della City University di Londra ha dimostrato che il numero di luoghi visitati regolarmente in un dato periodo resta costante. Se si aggiunge un nuovo posto all’elenco, un altro scompare

Secondo un nuovo studio pubblicato su Nature Human Behaviour, gli esseri umani visitano solitamente regolarmente un massimo di 25 luoghi ad ogni momento dato della propria vita.
Lo studio “Evidence for a conserved quantity in human mobility” si basa sull’analisi di 40.000 tracce mobili di individui, raccolte nel corso degli anni. Si tratta del primo studio nel suo genere teso ad analizzare come la mobilità umana evolva nel tempo e quali siano le abitudini che ci caratterizzano in quanto esseri umani.

Il progetto è stato condotto da Laura Alessandretti e Andrea Baronchelli, ricercatori del Dipartimento di matematica della City University di Londra, insieme a Sune Lehmann dell’Università tecnica della Danimarca e di un team di ricercatori della Sony Mobile Communications.
“Innanzitutto abbiamo analizzato gli spostamenti di circa 1.000 studenti universitari – asserisce Alessandretti -. I dati raccolti mostravano che gli studenti tornavano in un numero limitato di posti, anche se tali luoghi cambiavano nel corso del tempo. Mi aspettavo di vedere una differenza tra il comportamento degli studenti e quello della popolazione generale, ma non è stato così. Quando abbiamo ampliato il progetto includendo 40.000 persone di genere e abitudini diverse, provenienti da tutto il mondo, il risultato ottenuto è stato il medesimo. Non ce lo saremmo aspettati. Si è trattato di una sorpresa”.

Cosa succede ai vecchi luoghi

Lo studio ha mostrato che le persone esplorano costantemente nuovi posti. Traslocano in una nuova casa, trovano un nuovo ristorante preferito, scoprono un nuovo bar o iniziano a frequentare una nuova palestra. Tuttavia, il numero di luoghi visitati regolarmente in un dato periodo di tempo rimane costante: 25. Se si aggiunge un nuovo posto all’elenco, un altro scompare.

I ricercatori hanno ottenuto il medesimo schema quando hanno diviso i luoghi in categorie basate sulla frequenza e sulla durata di frequentazione. Secondo Andrea Baronchelli: “Le persone sono in costante equilibrio tra curiosità e pigrizia. Vogliamo esplorare posti nuovi, ma vogliamo anche frequentare quelli vecchi che ci piacciono. Basti pensare a un ristorante o a una palestra. Così adottiamo e abbandoniamo costantemente dei luoghi. Abbiamo scoperto che questa dinamica produce un risultato inatteso: visitiamo un numero fisso e costante di luoghi, e ciò non è dovuto a una mancanza di tempo. Abbiamo la prova che potrebbe essere connesso ad altri limiti della nostra vita, come il numero di interazioni sociali attive che possiamo mantenere nella nostra vita, ma è necessaria un’ulteriore ricerca per chiarire questo punto”.

Lo studio si ricollega alle scoperte dell’antropologo Robin Dunbar, che ha dimostrato l’esistenza di un limite al numero di amici che si hanno. L’opera di Baronchelli e dei suoi colleghi mostra che coloro che hanno la tendenza a visitare molti posti hanno probabilmente molti amici. La correlazione tra comportamento sociale e numero di luoghi non è stata chiarita prima di questo studio.

Ed aggiungo io, questa ricerca ci aiuterà a definire programmi di luoghi turistici da visitare “matematicamente” più idonei.

Abruzzo: skypass unico non solo per sciare

L’Abruzzo lavora allo skipass unico neve, mare, culturale e sportivo

L’idea è sul tavolo, il progetto è ambizioso, gli imprenditori delle località sciistiche abruzzesi ci stanno.

L’Abruzzo va oltre ed ha in serbo un progetto molto ambizioso. L’idea è quella di realizzare uno skipass unico per tutte le piste da sci, sul modello delle Dolomiti, ma che permetta di accedere anche alle località di mare, con l’ombrellone prenotato, di usufruire di convenzioni per la visita ai musei e di poter fruire di molti altri servizi, mettendo a sistema le potenzialità del territorio, per tutto l’anno.

A valutare l’idea, tutti insieme seduti ad un tavolo, sono stati gli imprenditori delle località sciistiche abruzzesi, spinti dalla voglia di creare un’offerta integrata per il turismo della neve, in sinergia con quello balneare,culturale e sportivo.

Fonte: www.guidaviaggi.it

Abruzzo: anima wild

Foto by abruzzowild.com

Un’anima ‘wild‘. È questo il nuovo concetto dal quale partirà l’Abruzzo per promuoversi e posizionarsi sui diversi mercati e sui diversi target. “La sfida – sottolinea l’assessore regionale al Turismo, Giorgio D’Ignazio – è quindi quella di aggredire i mercati nazionali e internazionali con un progetto che trae la sua forza dal lavoro comune”.

Fonte: https://www.ttgitalia.com

Regione Abruzzo e Francavilla al Mare: disponibili i dati sui flussi turistici del 2017

Foto by formazioneturismo.com

Regione Abruzzo: migliorano sia gli arrivi che le presenze, tendenzialmente stabile la media presenze nel triennio 2017-16-15 seppur con leggerissima flessione negativa..

Francavilla al Mare: migliorano gli ARRIVI, non bene PRESENZE e media presenze.

Sono disponibili i dati statistici relativi alla consistenza ricettiva e ai flussi turistici registrati nell’anno 2017 nella Regione Abruzzo e nel Comune di Francavilla al Mare, con dettaglio su tassi di copertura, regioni e nazioni estere di provenienza, numero di alberghi e strutture ricettive complementari e relativa consistenza (n. letto, bagni e camere). Dati fruibili per chi ne fosse interessato a richiesta. Al fine di una corretta interpretazione delle elaborazioni l’ufficio preposto precisa che, dal mese di giugno 2014, la Regione Abruzzo ha modificato la metodologia di acquisizione dei dati, passando dal supporto cartaceo a quello telematico. Per effetto di tale modifica l’ “omogeneità”, condizione e requisito fondamentale delle rilevazioni statistiche, caratteristica che suggerisce di attenersi ai medesimi principi di rappresentazione e alle stesse ipotesi di rilevazione nella esposizione di uno stesso fenomeno, ovviamente non è stata rispettata. Pertanto, nell’eventuale comparazione dei dati forniti con anni precedenti, si invita a valutare questo aspetto. A partire dal 2017, inoltre, le elaborazioni contengono l’indicazione del “Tasso di copertura” della rilevazione, che permetterà in seguito di effettuare confronti qualitativamente superiori. Si ricorda, infine, che dal 1997 nella metodologia di rilevazione non viene più preso in considerazione il movimento inerente le case private date in affitto, in quanto la determinazione derivava da una stima approssimativa e soggettiva (non supportata da metodologie statistiche) effettuata dagli Enti turistici territoriali priva dei requisiti dell’attendibilità, dell’affidabilità e dell’accuratezza necessari per considerazioni di tipo statistico.

Veniamo ai numeri. Questi i dati più rilevanti del 2017 confrontati con i dati del 2016 e 2015.

Con riferimento a Francavilla al Mare, senza entrare troppo nel particolare, nel 2017 la nostra cittadina, rispetto al 2016, ha avuto un recupero di 3.323 PRESENZE e 3.390 ARRIVI. Totale presenze 91.335 e totale arrivi 37.157. Abbiamo quindi avuto lo scorso anno, senza ovviamente considerare il turismo degli affitti di case private, 3.390 turisti in più, che però, e questo non è un dato positivo, hanno prodotto, un incremento di presenze di poco superiore ad 1 giorno. Si può quindi a buon ragione parlare di turismo mordi e fuggi. Questo elemento è confermato dall’analisi comparativa con i dati del 2015 che mostrano maggiori presenze e minori arrivi, quindi nel 2015 la media presenze è stata di 2,72, mentre nel 2017 è scesa a 2,46.

Nel 2016 i dati sono stati i seguenti: totale presenze di 88.032 e totale arrivi 33.767. Mentre nel 2015: totale presenze di 93.656 e totale arrivi 34.453.

Ecco i dati per l’Abruzzo: presenze 2017: 6.193.473 – arrivi: 1.548.653. Vediamo come sono andate le cose rispetto ai precedenti due anni: presenze 2016: 6.119.103 – arrivi: 1.526.452. Presenze 2015: 6.177.230 – arrivi: 1.522.087. Un leggero miglioramento rispetto al 2016 e 2105 sia sul fronte arrivi che presenze

Interessante notare come rispetto al dato di presenza media espresso da Francavilla al Mare, la regione vada decisamente meglio, dimostrando una capacità di trattenimento dei turisti più efficace. La media presenze del 2017 è poco sotto 4,00 con un leggerissimo calo rispetto al 2016 poco sopra 4,00, e di 4,06 del 2015.

Fonte: REGIONE ABRUZZO – Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio – Servizio Programmazione, Innovazione e Competitività

Cina: primo mercato turistico del mondo

Sarebbe interessante sapere che strategie si stanno adottando in Abruzzo per intercettare questa importante domanda di mercato. Chi gestisce le redini del turismo d’Abruzzo, salvo che ritenga, motivandolo, che il mercato cinese non è in target con le scelte prioritarie strategiche di incoming, dovrebbe contattare il prof. Giancarlo Dall’Ara, uno dei massimi esperti mondiali in materia, per chiedergli un consulto, valutando l’affido di una consulenza allo scopo di aumentare i flussi di turisti cinesi nella nostra regione. Ricordo che il prof. Dall’Ara presenziò come relatore al Tourism Day organizzato dalla regione Abruzzo e dal Ministero del Turismo a Roccaraso nel 2011 in occasione della presentazione del master plan, per cui è già stato nel mirino dei nostri dirigenti e politici. Ricordo che alla fine della sua relazione l’assessore al turismo Di Dalmazio, disse pubblicamente ed ovviamente ironicamente, “io questo me lo sposo”, lasciando intendere una forte volontà di ingaggiarlo come consulente, ma poi purtroppo non se ne fece nulla e tutto andò a finire nel dimenticatoio.

Questi alcuni dati sui flussi dei turisti cinesi divulgati nel blog del prof. Dall’Ara: 115 milioni nel 2014, 133 milioni nel 2015, 137 milioni nel 2016, 145 milioni nel 2017, e la stima per l’anno in corso è di 156 milioni di viaggi di turisti cinesi all’estero. La Cina si conferma per il 6° anno consecutivo come il primo mercato turistico del mondo.

“Impossibile pensare di fare turismo, creare occupazione stabile, generare indotto economico, senza pensare al mercato turistico cinese” afferma il prof. Dall’Ara.

Aderite anche voi a Chinese Friendly Italy: la prossima missione in Cina parte il 14 luglio 2018

Fonte: https://turismocinese.blogspot.com – Prof. Giancarlo Dall’Ara