Continua il viaggio straordinario alla scoperta delle 305 Eccellenze dei 305 Comuni d’Abruzzo. Oggi Abruzzomania, con la rubrica Eccellenze d’Abruzzo, presenta la sua 53° Eccellenza, quella del comune di Bugnara in provincia di L’Aquila con il suo magnifico borgo fortificato immerso nei Parchi d’Abruzzo. Ricordo che di eccellenze abruzzesi ne abbiam censite ben 305, una regina per ognuno dei 305 comuni della nostra regione, per cui ne mancano all’appello 252, tutte già selezionate! Ogni paese d’Abruzzo merita di partecipare a questo concorso di Eccellenze d’Abruzzo per mettere in mostra la sua eccellenza speciale ed avere il suo meritato riconoscimento.
Bugnara è uno splendido borgo fortificato che sorge nel cuore dei parchi d’Abruzzo perché la zona in cui si trova è circondata da tre delle quattro aree protette che hanno fatto attribuire all’Abruzzo il nome di “Regione Verde d’Europa”: il Parco Regionale Sirente-Velino a nord, il Parco Nazionale della Majella ad est e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise a sud-ovest. L’origine del nome è sconosciuta, tuttavia alcune ipotesi formulano che il termine Bugnara derivi da “Bonae Ara” indicante un altare dedicato alla dea Bona o Cerere, tempio trovantesi verosimilmente sotto la chiesa della Madonna della Neve sempre a Bugnara, visto che sotto questa chiesa vi è un tempio pagano con pavimento in opera spicata, ove è stata portata alla luce una lapide con delle decorazioni che raffigurano delle sacerdotesse che stanno compiendo un rito. Un’altra ipotesi vuole Bugnara derivante da “Vignae Ara” per via delle coltivazioni di vigneti nei dintorni della cittadina abruzzese.
Il borgo medievale fortificato domina dall’alto tutta la Valle Peligna e l’abitato è quasi completamente concentrato intorno al suo centro storico posto ai piedi della Rocca, dominata dal Castello Ducale e si trova su una collina a 580 m. sul mare, ai piedi del Colle Rotondo nei pressi del fiume Sagittario.
Camminando per le strade di Bugnara si notano gli elementi di portoni, balconi, architravi, ringhiere, tutti piccoli indizi di un lontano passato, per arrivare infine alla cima cioè al Palazzo Ducale. Il paese, infatti, ha la tipica forma a triangolo caratteristica del Medioevo, con le case tutte rigorosamente di pietra attaccate l’una all’altra quasi a volersi dare reciproca protezione ed i vicoli stretti e ripidi che, salendo verso l’alto, ed erti e salgono verso l’apice in cui vi è la rocca, al vertice della figura geometrica da cui domina il Palazzo Ducale. Noto come il “Castello” ed anche “Rocca dello Scorpione”, è datato intorno al XII secolo. La sua costruzione si deve alla nobile famiglia Di Sangro a cui era stato concesso il feudo di Bugnara e che lo abitò fino al 1500.
Il Palazzo, trovandosi nella parte più alta del paese, sembra delimitare il confine tra il centro abitato, compatto e poco esteso, e i vasti spazi aperti della montagna, regno incontrastato di pastori e greggi. Ancora oggi sono visibili le tracce degli antichi tratturi, utilizzati fin dall’epoca romana, che nel periodo della transumanza venivano ininterrottamente calpestati al ritmo scandito dalle stagioni poiché la pratica dell’allevamento ovino rappresentava il sostegno principale dell’economia, della società e della cultura del paese. Nelle zone adiacenti vi sono dei tratturi utilizzati con una certa frequenza nei tempi passati.
Monumenti interessanti di Bugnara sono anche la chiesa della Madonna del Rosario costruita tra il XVI ed il XVII secolo in stile barocco con fregi e dorature che all’interno conserva affreschi sulla volta e stucchi cinquecenteschi e la chiesa della Madonna della Neve conosciuta anche come chiesa delle Concanelle. La tradizione vuole che questa sia stata edificata sui resti di un tempio romano dedicato alla dea Cerere, venerata dalle genti peligne quale divinità preposta alla fecondità della terra, a cui si facevano offerte di grano per celebrare la fine del raccolto e per propiziare la ricchezza di quello futuro.
Non a caso il paese ospita “Romantica”, il festival internazionale dedicato all’arte floreale. Nel mese di agosto i migliori fioristi di tutto il mondo si ritrovano e creano delle vere e proprie opere d’arte per valorizzare gli angoli più suggestivi del paese. Realizzano abiti e gioielli floreali che modelle del posto indossano durante la serata finale della manifestazione, che si conclude in una “Romantica” notte bianca con musica, danze, cibo e tanto altro.
Le prime notizie documentate sul borgo sono rilevabili dal VI secolo anche se alcuni ritrovamenti denotano che il paese è abitato da molto prima. Nell’anno 1000 viene costruita la chiesa della Madonna della Neve. Nel 1079 il borgo risulta feudo di Simone di Sangro ed il feudo rimane a questa famiglia fino all’estinzione del casato nel 1759 con Vittoria Mariconda di Sangro. Nell’XI secolo si ebbe la costruzione del palazzo ducale per mezzo della medesima famiglia. Sempre i di Sangro ricostruirono la chiesa della Madonna della Neve nel 1361. Nel 1442 venne istituita la Regia Dogana della Mena delle Pecore di Foggia che portò a Bugnara lauti introiti visto che dipendeva dal pascolo. Nel 1706, nel 1933 e nel 1984 Bugnara fu interessata da gravi terremoti, in particolare quello del 1984 rese inagibili le chiese del borgo per parecchio tempo.
Infine una nota meritano alcuni palazzi gentilizi tra cui si segnalano il già citato Palazzo Ducale Di Sangro – Rocca dello Scorpione o Castello ducale medievale costruito nel XII secolo dalla famiglia di Sangro, che lo abitò fino al 1500. Il palazzo Corrado, il più grande di Bugnara, costruito nel XVIII secolo sopra case preesistenti in tipico stile tardo barocco romano e Palazzo Papi risale al XVII secolo, nel 1732 è stato comprato dalla famiglia Papi, da cui il nome.
FONTI:
foto by Abruzzomania
http://www.stradadeiparchi.it/bugnara-il-borgo-fortificato-nel-cuore-dei-parchi-dabruzzo/
http://www.comune.bugnara.aq.it/ |
https://it.wikipedia.org/wiki/Bugnara |