Eccellenza d’Abruzzo n. 29 – Castel di Sangro (AQ): la Basilica di Santa Maria Assunta e la Civita

Eccellenze d’Abruzzo oggi accende i riflettori  su Castel di Sangro e sulle sue due speciali eccellenze: la Basilica di Santa Maria Assunta e la Civita  … e ricordo che di eccellenze abruzzesi ne abbiam censite ben 305, una regina per ognuno dei 305 comuni della nostra regione e mancano all’appello 276 Eccellenze, tutte già selezionate! Ogni paese d’Abruzzo, anche il più piccolo, merita di partecipare a questo concorso di Eccellenze d’Abruzzo per mettere in mostra la sua eccellenza speciale ed avere il suo meritato riconoscimento!

La Basilica di Santa Maria Assunta, di origini medievali, principale edificio religioso di Castel di Sangro (AQ), è sita nella parte alta del paese, la Civita e nel 1902 è stata dichiarata monumento nazionale.

Riedificata in forme barocche tra il 1695 e il 1725, ha una molto bella facciata adornata da logge di santi e due campanili gemelli laterali. All’interno sono presenti tele di Francesco De Mura e Domenico Vaccaro, appartenenti alla scuola napoletana settecentesca.

Le sue origini risalgono alla seconda metà del X secolo, quando venne alzato un edificio religioso al posto della chiesa di Santa Maria ad duas Basilicas in località Valle Salice sin dal V secolo. Distrutta dal terremoto del 1456 (che lasciò in piedi soltanto 7 case), fu denominata “chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta in Cielo“.

Della prima costruzione non restano testimonianze, ad esclusione della donazione del Re delle Due Sicilie Ruggero delle chiese rurali di Sant’Ilario, San Lorenzo, Santa Lucia e San Valentino.

Subito ricostruita, su progetto di Francesco Ferradini, con la struttura tuttora esistente. Vi era usanza nei secoli scorsi, seppellire personalità di nobili e importanti famiglie  al suo interno, comequelle dai Panasca, Matta, Canofilo, Mancini, De Petra e Minotti-Maffei.

All’interno di questa meravigliosa basilica, l’arte la fa da padrona.

Infatti l’edificio gode dell’antico loggiato quattrocentesco e di un altorilievo trecentesco raffigurante la Pietà all’interno del porticato. Sulla parete del campanile destro c’è una monofora, mentre sulla facciata sono presenti, in apposite nicchie, le 8 statue  di Santa ConcordiaSan RufoSan RoccoSan SebastianoSant’EmidioSant’Antonio abateSan Gaetano e l’Assunta.

Impossibile non notare il maestoso orologio frontale e il grande portale, quest’ultimo circondato da volti scolpiti in pietra e, in altro, è visibile lo stemma di Castel di Sangro.

Nella parte interna si ammira il gruppo bronzeo del Battesimo del Cristo, attribuito alla scuola del Cellini, con splendidi intarsi marmorei che si trvano anche sull’altare di san Sebastiano e sull’altare maggiore. Chiudono il coro ligneo, l’antico leggio, un bassorilievo che nasconde in una nicchia il corpo di santa Concordia., il pulpito e il paliotto quattrocentesco lignei sulla vita di Gesù, che decorano l’altare dell’Addolorata.

Le tele presenti, di grande valore, la rendono un piccolo museo: la “Disputa fra i dottori” e la “Natività” del Vaccaro; la “Caduta di Gesù sotto la croce” e “Gesù mostrato al popolo da Pilato” del De Mura; la “Madonna che allatta il bambino tra i santi Apostoli Filippo, Giacomo Maggiore e i Santi Sebastiano e Rocco” e l'”Ultima cena” di Paolo De Matteis; il “Miracolo della manna” e infine il “Mosè con il serpente di bronzo” del Cirillo.

La Civita, dove si trova la Basilica di Santa Maria Assunta, è il quartiere più alto e antico della città. Costituita da case fortificate risalenti al XVI secolo, vi spicca il Palazzo De Petra, oggi adibito a Pinacoteca patiniana, che con arcate gotiche e una torretta merlata, ha mantenuto l’originario aspetto risalente al XV secolo.

Il castello che serviva da presidio militare, fu costruito nell’XI secolo sui resti di fortificazioni preesistenti, probabilmente di età antica, su Colle S. Giovanni. Infatti presso il forte si trova la cosiddetta Porta Osca, accesso alla cinta fortificata dei Sanniti, con le mura ciclopiche. Il restante borgo, invece, si sviluppò nel XIII secolo e nel passato fu conteso da varie famiglie Longobarde e Normanne. Appartenuto ai De Sangro, venne soprannominato il “castello del Re“. Conquistato da Jacopo Caldora, distrutto da Braccio da Montone verso i primi anni  del ‘400, fu abbandonato nel XVI secolo, quando il paese iniziò a svilupparsi  più a valle. Il terremoto del 1706 della Majella dette il colpo di grazia al castello, che crollò in molte parti.

Oggi rimane la pianta quadrata irregolare, delimitata dalle basi di tre torrioni circolari, di cui la maggiore e più antica è chiamata maschio, e veniva usata come presidio di guardia dai Sanniti e poi dai longobardi, testimoniando la tipica funzione del castello nel IX secolo, quando fungeva da cittadella di controllo e di riparo dagli assalti per la popolazione, con il torrione maggiore che era la residenza del barone.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Santa_Maria_Assunta_(Castel_di_Sangro) – www.parrocchiasantamariaassuntacds.it/category/avvisi-parrocchiali/

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