Abruzzomania oggi vi presenta la 17° Eccellenza d’Abruzzo. Ci troviamo nella meravigliosa Valle delle Abbazie, speciale itinerario turistico religioso che mette a sistema le splendide abbazie e gli edifici religiosi presenti sul territorio dell’Unione dei comuni “Colline del Medio Vomano”, Basciano, Canzano, Castellalto, Cellino Attanasio, Cermignano, Penna Sant’Andrea e i comuni partners di Castel Castagna, Morro d’Oro, Notaresco e Isola del Gran Sasso, offrendo la possibilità di ammirare luoghi di fede e di preghiera, capolavori architettonici ed artistici di inestimabile valore!
L’eccellenza di oggi, monumento nazionale italiano, è la straordinaria chiesa di Santa Maria di Ronzano che fece verosimilmente parte di un importante complesso monastico benedettino che si trova poco distante dal centro abitato, Castel Castagna, un nome che fa innamorare, nei pressi del fiume Mavone, nella Valle Siciliana (si avete letto bene, Valle Siciliana, ma siamo in Abruzzo!), ai piedi del massiccio del Gran Sasso. Questa valle, incastonata fra i monti deve il suo nome al popolo italico dei Siculi che la dominò fino a quando nel 290 a.C. l’intero Pretuzio, corrispondente per grandi linee all’attuale provincia di Teramo, venne occupato dalle legioni del console romano Manio Curio Dentato.
Ricordo che … di eccellenze abruzzesi ne abbiam censite ben 305, una regina per ognuno dei 305 comuni della nostra regione e mancano all’appello 288 Eccellenze, tutte già selezionate! Ogni paese d’Abruzzo merita di partecipare a questo concorso di Eccellenze d’Abruzzo, anche il più piccolo.
“La chiesa venne edificata anteriormente all’ultimo ventennio del XII secolo, come attestato dai pregevoli affreschi absidali datati 1181 e dall’incendio del 1183 che ha lasciato evidenti tracce all’interno.


L’interno della basilica è a tre navate, coperte a tetto, e suddivise da archi a tutto sesto su pilastri quadrangolari con lesene addossate. Il pavimento è in pietra e due are pagane fungono da altari. Ciò che impreziosisce S. Maria di Ronzano sono gli affreschi del 1181 che si trovano nel transetto e nelle absidi, miracolosamente scampati all’incendio del 1183.
Appartiene alla chiesa di Santa Maria di Ronzano una croce reliquiario, contenente un frammento della Vera Croce di Cristo. Si tratta di una stauroteca, opera rara sotto l’aspetto artistico, perché poche sono le stauroteche a doppia traversa ancora esistenti e non ha immediati e precisi riscontri in croci della medesima tipologia, che custodisce un’antica croce a doppia traversa il cui verso è decorato da gemme, disposte su un fondo a filigrana d’oro. Nel corpo della croce è inserito un frammento ligneo cruciforme, la gemma all’estremità destra porta incisa una iscrizione in caratteri cufici. Sul retro essa è lavorata con la ripetizione di un motivo a fiore inscritto in un cerchio e la raffigurazione dell’agnello crucifero nel clipeo centrale, contornato dalla scritta Ecce Agnus Dei.
Dal punto di vista religioso la stauroteca ha un valore straordinario in quanto colloca Castel Castagna fra i più importanti centri medievali del cristianesimo. Infatti, secondo quanto è scritto nel Chronicon Paschale, la vera croce di Cristo fu ritrovata nel 320 d.C. da Elena Augusta, madre dell’imperatore Costantino il quale fece erigere sulla più alta cima del Golgota una monumentale croce in lamina d’oro decorata da gemme.
Notizie di questo culto sono presenti nel diario di viaggio della pellegrina Aetheria, datato tra la fine del IV e l’inizio del Vsecolo. San Cirillo, vescovo di Gerusalemme morto nel 386, riporta che frammenti della vera croce andavano in giro per il mondo e il monaco irlandese Adamnenus testimonia della presenza in Costantinopoli delle reliquie.
La presenza dell’abbazia benedettina e della reliquia della croce di Cristo testimoniano più che mai la posizione di primo piano della comunità di Castel Castagna negli eventi successivi alle prime crociate in Terra Santa e gli stretti rapporti della Valle Siciliana con la cristianità medievale.”
Fonte: www.comunedicastelcastagna.gov.it