Ma cosa ci interessa, rispetto alle strategie di fondo del nostro business turistico, tutto il mercato o mass market, uno specifico segmento di mercato, oppure quel target di mercato, o uno speciale cluster di mercato, o il marketing one to one, oppure dividiamo il mercato in “personas” e costruiamo prodotti turistici tailor made? Che facciamo di tutto questo nel turismo? Si segmenta, si targettizza, si clusterizza, si personalizza, si tailorizza, si … izza qualcosa nell’ambito delle strategie turistiche della nostra regione?
Mentre restiamo in attesa o di conoscere o che si assumano decisioni rispetto a queste strategiche attività di marketing nella nostra regione, leggiamo insieme un paio di massime che possono darci qualche dritta: “Piccolo è bello. Poco è molto.” – E.F. Schumacher & “Mai seguire la folla.” – Bernard M. Baruch.
Facciamo qualche riflessione di marketing: un impresa e nel caso del turismo anche una destinazione, non può pretendere di servire tutti i clienti/turisti presenti sul mercato perché sono troppo numerosi e diversi quanto a caratteristiche d’acquisto. Invece di disperdere il proprio sforzo di marketing a pioggia (come purtroppo ho visto fare in diverse occasioni), ci si deve concentrare sugli acquirenti di maggiore interesse. Ma lo facciamo? Quali sono le politiche del turismo abruzzese che si sviluppano in questa direzione?
Ricordo che l’attività strategica della segmentazione è propedeutica alla presa di decisione di quella successiva della definizione del mercato obiettivo e ancora successivamente a quella del posizionamento strategico di mercato. Ne vogliamo parlare? Io sono disponibile. Attendo che qualcuno mi contatti e mi sottoponga dei quesiti o faccia delle considerazioni in proposito.