APP turistiche e videogame

Mentre noi di Abruzzomania sogniamo di realizzare Glapp Abruzzo Experience, vediamo come funziona Sicily Histories, l’app un po’ guida turistica e un po’ videogame, sviluppata  da una startup catanese, che svela l’arte della Sicilia, progetto che si fonda su una app basata sullo storytelling e la gamification che  permette di conoscere e scoprire il patrimonio siciliano in maniera non convenzionale.

Vediamo come funziona: alle nuove e oramai “vecchie” tecnologie come sistema di fruizione e comunicazione dei beni storico-artistici,  è stato aggiunto un “medium” strumento chiave per la valorizzazione culturale e di marketing turistico: il videogame. 

Attraverso le avventure di personaggi in movimento da un punto di interesse all’altro, Sicily Histories conduce i visitatori alla scoperta di parchi archeologici, monasteri barocchi, palazzi nobiliari, teatri e siti storici dell’isola, il cui patrimonio storico-artistico è suddiviso in 4 itinerari: archeologico, medievale, barocco e garibaldino.

Le città finora inserite nella mappa dell’app, in costante aggiornamento, sono Palermo, Catania, Messina, Enna, Agrigento, Trapani, Marsala e Siracusa. Ogni punto di interesse è accompagnato da un testo descrittivo redatto da guide turistiche autorizzate, operatori culturali ed esperti del settore. La parte “teorica” dell’applicazione, ovvero la guida, è scaricabile gratuitamente; quella dei giochi, invece, è scaricabile attraverso un piccolo pagamento.

Ricordiamo anche l’app Pac Pac, progetto promosso da Sardegna Ricerche e realizzato dall’Università di Cagliari che dota le imprese di strumenti per realizzare videogiochi e fiction interattive ambientati nei luoghi reali dell’isola, così da incentivare i turisti a visitare anche le zone meno note e transitate (sarebbe manna per l’Abruzzo);  Firenze Game, applicazione realizzata dal Comune di Firenze con Linea Comune, MUS.E e Digital Fun/Tuomuseo che combina il gioco digitale alla visita del capoluogo toscano, una sperimentazione che coniuga innovazione, gamification e turismo culturale (potremmo pensarla in Abruzzo per il turismo religioso)”

Fonte. www.artribune.com/ – www.sicilyhistoriesapp.com/

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