Turismo cinese in Italia, mentre i concorrenti si danno da fare, l’Abruzzo dov’è e soprattutto cosa fa? In Abruzzo il fenomeno del turismo appare come alienato dalla concorrenza, cioè come se la concorrenza non esistesse e quello che si produce in termini di flussi è il massimo che si possa raggiungere. Non ricordo di aver mai partecipato ad un convegno (ad eccezione di quelli in cui sono stato io relatore) o letto un articolo sul turismo d’Abruzzo in cui venisse fatta una disamina sulla situazione competitiva. Dal punto di vista di chi gestisce la governance del turismo abruzzese e dei suoi stakeholder, il turismo è un fatto assolutamente autoreferenziale e … tutto ciò che ci circonda sotto l’aspetto del micro e macro ambiente di marketing come se non ci coinvolgesse, in quanto inutile parlarne! In Abruzzo si pensa solo a promo-commercializzare con tutte le altre leve del marketing strategico e tattico inutilizzate perché … beh, il perché andatelo a chiedere a chi gestisce la governance del turismo. Questa cultura della “promo-commercializzazione e basta” deve essere assolutamente cambiata. E allora, andiamo a vedere cosa architettano i nostri concorrenti, perché di concorrenza e … non solo, bisogna parlare!
Infatti le delegazioni di Campania, Calabria, Puglia e Umbria a Pechino arrivano a Pechino e nella sede dell’Ambasciata d’Italia, alla presenza dell’ambasciatore, Ettore Sequi e della presidente di Cits, Yu Ningning, e siglano un protocollo d’intesa con il tour operator di Stato Cits (China International Travel Service) ideatore del progetto Italia Top Destination.
Si rafforza così l’interesse della Cina per l’italia (nei primi 6 mesi del 2018 i visti rilasciati dall’ambasciata italiana a Pechino verso l’Italia per turismo sono cresciuti del 30%). Finalmente si punta a offrire un viaggio che dice basta al “mordi e fuggi”: un’Italia che può essere amata attraverso l’esperienza più autentica, quella a cui i cinesi non sono abituati e che può essere capace di stupire, davvero.
“E’ un cambiamento significativo, un rapido cambio di marcia del turismo cinese nel panorama italiano grazie ad un’offerta capace di aggiungere anche l’esperienza di un turismo lento in nuove destinazioni tra lezioni di cucina, degustazioni, aziende agricole e altre realtà tipiche del Belpaese. I turisti cinesi oltre a godere delle bellezze delle città più note potranno soggiornare più a lungo, più notti, pronti a scoprire alcune regioni del Centro e del Sud.
Se in Italia i turisti cinesi sono 1 milione e 300.000, secondo le previsioni di Cits questi nelle regioni coinvolte aumenteranno del 10%, di anno in anno. E’ un dato incoraggiante che fa ben sperare che il progetto possa interessare anche altre realtà territoriale per incentivare il turismo in momenti ben precisi come la bassa stagione. Si perchè Italia Top Destination punta tutto sulla destagionalizzazione come gennaio, febbraio, marzo e poi ottobre, novembre sfruttando quelle che sono le loro festività in primis il Capodanno cinese o la festa della Repubblica.
E i primi turisti già sono arrivati, a giugno in Calabria entusiasti di guardare con occhi diversi la bellezze di un territorio del tutto nuovo: la città di Baia, a bordo di una crociera”.
Italia Top Destination” si avvale della collaborazione sinergica di The Gate Communication che è l’unico mandatario del Cits per la realizzazione del progetto. L’Italia con Puglia, Calabria, Campania e Umbria è già in prima linea anche nella comunicazione impattante che Cits ha pensato che solo attraverso la TV raggiungerà 379 milioni di spettatori attraverso degli speciali da 20’ ripetuti 5 volte al giorno. Ci sono anche la stampa, l’adv outdoor e gli immancabili social con We Chat e Weibo con il coinvolgimento di influencer e key opinion leader con numeri che sfiorano i 500 milioni di follower.”
E l’Abruzzo? Speriamo che non resti a guardare.
Fonte: www.guidaviaggi.it – Foto by formazioneturismo.com