About marketing – 1

Foto by antena3.com

Nei settori ad elevata competizione, ed il turismo appartiene a questo contesto, il marketing assume un ruolo che permea tutta l’organizzazione. Ergo, per competere, comuni, distretti turistici, regioni, DMC, PMC, operatori della filiera turistica,  che decidono di occuparsi di valorizzazione del territorio per venderlo, devono fare i conti con questa disciplina. Chiamiamola per adesso marketing del turismo. Se ne desume che i manager pubblici e privati che gestiscono questioni legate al turismo e responsabilità sia strategiche che tattico-operative-organizzative, devono necessariamente possedere adeguate competenze di marketing e di tutte le declinazioni che assume durante il corso di sviluppo, di quello che è definito come il processo di marketing management, prime fra tutte, le capacità di definire i poli strategici di attenzione, per ciò che attiene al marketing strategico, la visione, la missione, l’analisi STP, la definizione del vantaggio competitivo e gli obiettivi che ci si deve porre di conseguenza e per ciò che attiene il marketing tattico, la capacità di sviluppare adeguate politiche di prodotti (esperienziali, nel caso del turismo), di servizi, e le decisioni relative alla promozione. La crescita della pressione competitiva nel settore del turismo, come abbiamo detto all’inizio, accentua la necessità di ricorrere all’uso di questa disciplina. I consumatori di servizi turistici stanno cambiando repentinamente. La domanda sta cambiando, e sta divenendo varia e variabile! I comportamenti di acquisto sono differenti tra segmenti, target, cluster e clienti intesi nell’accezione “one to one”, per cui un approccio unico e generale al mercato, come purtroppo vien spesso fatto nel turismo, è da intendersi assolutamente non idoneo. Quale deve essere pertanto la missione di un’organizzazione turistica alla luce di queste considerazioni? Se la finalità del turismo, in quanto guidato dal marketing che la possiede come codice genetico, è la soddisfazione dei clienti, il marketing relazionale assume un ruolo fondamentale e questa filosofia deve divenire virale tra tutti gli attori che fanno parte dell’organizzazione ed al contempo il marketing deve guidare l’organizzazione ad strutturarsi in tante unità strategiche di business quanti sono i settori e le attività all’interno delle quali si decide di competere. Marketing culturale, marketing religioso, marketing ambientale, marketing balneare, marketing della montagna e così via. Vero è che il turismo è una forma ibrida di settore produttivo, perché per immaginarlo come un’industria dobbiamo pensarlo come l’insieme di tante attività umane che tutte insieme concorrono a gestire l’offerta turistica, con una offerta variegata di servizi e prodotti, che possono essere mixati in una infinita serie di opzioni, ed ogni volta che questo cocktail di prodotti/servizi viene organizzato, il risultato che ne deriva è il prodotto che il turista (per il momento chiamiamolo così) acquista, “degusta” e valuta secondo una personale scala di valori.

Chi ha inventato il marketing?

Foto by lovepress.it

Si diceva un tempo che quelli della Langa non stimassero i tacchini e soprattutto le tacchine, tant’è che venivano chiamati col nome dispregiativo “pitu” e “biru”. Questo perché il tacchino fa l’uovo ma tace e il contadino si arrabbia perché non lo trova mai fresco. Al contrario la gallina fa coccodè, in modo che il contadino possa sentire e correre a prendere l’uovo fresco

Il marketing (primordiale) è proprio questo: dire coccodè dopo aver fatto l’uovo. Ecco perché nella Langa ci sono tante galline. Non è stato Kotler a inventare il marketing, ma la gallina molto tempo prima!!!

Nasce Abruzzomania – Guest Blogging Tourism – Il TUblog, il TUo blog, il blog sul TUrismo per l’Abruzzo

Ho un’idea sul turismo per l’Abruzzo di cui non si parla costantemente e incessantemente come si dovrebbe. Negli ultimi 20 anni ho accumulato molta conoscenza, forse troppa nel settore del turismo, tanto da sentirmi “grasso” di know how, pur non essendo un operatore diretto.  Si, è vero, ho fondato un’associazione di categoria sul turismo no profit con alcuni cari amici, uno in particolare David Giovannoli , anche lui gravido come me di tante belle conoscenze sul turismo, in particolare sull’Abruzzo. Ci siamo anche messi alla prova ed abbiamo organizzato dei prodotti turistico-esperienziali messi in scena a Capestrano e ad Isola del Gran Sasso, in collaborazione con DMC del territorio e amministrazioni comunali, come ad esempio abbiam fatto all’ultimo Abruzzo Open Day Winter, raccogliendo molti consensi. Ma noi facciamo un altro mestiere, quindi che fare? Tenere questo sapere in modalità autoreferenziale e quindi senza costrutto o condividerlo? Ma certamente, viviamo nell’era dello sharing di tutto, quindi condividiamolo, ma come? Ecco l’idea. Un semplicissimo blog, intitolato “ABRUZZOMANIA – Guest Blogging Tourism”, che vuol dire coinvolgere più stakeholder possibili di settore e poi divulgare a go go, divulgare. divulgare, contenuti sul turismo, sul marketing e sull’Abruzzo, con la speranza che questa miccia, una volta accesa possa innescare qualcosa di positivo, perseguendo il nobile scopo di rovesciare finalmente e definitivamente il paradigma turistico, ovvero modificare, nella nostra meravigliosa regione, l’Abruzzo, la cultura turistica un po’ latente! Un progetto ambizioso? Non saprei, ma se le cose in cui credi non le metti alla prova non potrai mai avere risposta a tali forti e importanti domande. Quindi si parte perché la voglia è tanta, ma prima di farlo volevo chiedere agli addetti ai lavori ed anche ai miei concittadini se questa idea, che inizialmente partirebbe dalla nostra bella Francavilla al Mare, per poi diramarsi in tutta la regione, piace e soprattutto, sarà utile? Attendo commenti e faccio sin d’ora spazio a chi vorrà salire in sella e mettersi con noi alla guida di questo bel progetto. Grazie! Paolo D’Intino Presidente Associazione Centro Turistico TREe – Eccellenze, Esperienze, Emozioni