L’Italia risulta sempre più apprezzata dai turisti stranieri, specialmente dai tedeschi, che si confermano i primi recensori e principale mercato di provenienza estera in Abruzzo e in Italia.”
Fonte: www.ttgitalia.com
L’Italia risulta sempre più apprezzata dai turisti stranieri, specialmente dai tedeschi, che si confermano i primi recensori e principale mercato di provenienza estera in Abruzzo e in Italia.”
Fonte: www.ttgitalia.com
Grazie Renato!
Oggi Abruzzomania in via del tutto eccezionale esce un po’ fuori dalle righe, rispetto alla solita pubblicazione dei suoi articoli standard, per dire grazie a Renato. Perché?
Conosco Michele da 45 anni e per me è resterà per sempre Renato (il suo secondo nome) perché l’ho sempre chiamato così. Renato è di Francavilla al Mare, discende da una famiglia di grandi ristoratori e per me rappresenta una persona speciale, un amico con cui durante la mia adolescenza ho trascorso tanto tempo insieme ed ho dei bellissimi ricordi di allora. Suo nonno, che si chiamava anch’egli Renato, resta una delle più importanti persone di Francavilla perché fu lui ad aprire tanti anni fa il famoso ristorante La Nave, il più storico ed importante ristorante ancora oggi del nostra cittadina.
Renato mio amico e grande chef, dopo avere gestito dei ristoranti in Abruzzo, è espatriato in Spagna a Palma di Majorca in cerca di gloria e la gloria l’ha trovata, perché oggi in terra spagnola gestisce una catena di ristoranti insieme a suo figlio e sua moglie. Il ristorante più importante di Palma di Majorca oggi è il suo e si chiama La Bottega de Michele! Se andate in vacanza a Palma di Majorca ricordate di passare a trovarlo perché Renato vi estasierà con i suoi manicaretti e vi farà ricordare l’Abruzzo.
Perché grazie? Primo perché Renato rende onore con il suo lavoro ai professionisti della ristorazione italiana, rende onore all’Italia e … rende onore al nostro blog, Abruzzomania, perché ha fatto riprodurre ed ingrandire il nostro bel logo e lo ha, come si può vedere dalla foto, appeso in bella mostra all’interno del suo ristorante, così in questo modo Renato rende onore anche all’Abruzzo, alla sua meravigliosa terra che io so mancargli tantissimo.
Ciao Renato, continua così e un forte abbraccio da Abruzzomania che ti vuole bene!
Atri vuole per volontà dell’Amministrazione Comunale diventare un Albergo Diffuso per ridare vigore a una località splendida e ricca di fascino e fare del turismo una delle sue risorse primarie affidando la realizzazione del progetto al Professor Giancarlo Dall’Ara, Presidente dell’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi, già Docente di Marketing Turistico all’Università di Perugia, oltre che curatore di numerosi alberghi diffusi in Italia e all’estero.
Si tratta del secondo asse del piano strategico approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale nel 2010 avente a oggetto ‘Atri, da città dei servizi a città dell’accoglienza’.
Perché non pensare ad un progetto di albergo diffuso anche per la nostra Francavilla al Mare?
E’ ormai da diversi anni che si parla di riqualificare il bel quartiere di San Franco, il “paese alto” come viene spesso chiamato, che ha dato i natali a mia moglie Bruna, e che ammetto di non conoscere bene come altri quartieri di Francavilla, ma non si può negare che sia la zona più affascinante e fosse solo per il fatto di dover fare antiche rampe di scale per poterla visitare, solo questo le dona un appeal straordinario!
San Franco e un progetto di albergo diffuso è quindi il tema oggetto dell’articolo odierno, San Franco, un quartiere storico per il quale al di la di qualche buon evento organizzato nel periodo estivo, non si è mai trovato il coraggio di andare oltre per superare la cortina “dell’immanente” e proiettarsi nel mistero della strategia, nel trascendente. Perché una strategia è misteriosa, perché seppur vero che si ipotizza, l’alone di mistero che aleggia intorno ad essa è troppo forte. Solitamente lo stratega è definito con il termine di visionario ed il visionario è colui che ipotizza il futuro, lo scruta, lo sogna, lo immagina, ma la visione è mistero, perché nessuno sa se potrà mai concretizzarsi divenendo qualcosa di tangibile, di concreto, cioè se potrà realizzarsi e il mondo dell’incertezza, dove il mistero regna sovrano. Oggi io provo a superare questa cortina ed a cercare di ragionare e pensare a come si potrebbe intervenire per dare corso alla tanto agognata e richiesta riqualificazione. Lo faccio prendendo anche questa volta spunto dall’idea di colui che l’ha inventata, il prof. Giancarlo Dall’Ara, amico e professionista che Atri ha giustamente reclutato (chi meglio di lui!) e con il quale si potrebbe prendere in seria considerazione lo sviluppo di questa idea.
L’idea di trasformare il Paese Alto in un Albergo Diffuso, adottando la filosofia dello “sviluppo orizzontale dell’accoglienza“, che fa “diventare i vicoli del borgo corridoi“. Un modello originale insomma, che dovrebbe, per potersi affermare, chiamare a raccolta una buona fetta della popolazione del quartiere ed ovviamente l’amministrazione comunale e fors’anche regionale.
Ne vogliamo discutere? Nel frattempo per chi avesse voglia di approfondimenti, il consiglio è cliccare il link che conduce al blog del prof. Dall’Ara. Buona lettura!
Fonte: https://albergo-diffuso.blogspot.com/2017/12/teoria-dellalbergo-diffuso.html
Le mete asiatiche dominano la top ten delle destinazioni internazionali (GlobalData) e per capire quali siano è sufficiente leggere la grafica che introduce l’articolo. E quindi? Potremmo rispondere mutuando una bella citazione del prof. Giancarlo Dall’Ara: “Il futuro del turismo è già cominciato”.
Chiediamoci anche perché. Perché la Thailandia è la meta turistica tra le più ambite a livello mondiale? Hanno spiagge e isole tropicali al sud e la giungla bellezze naturali incomparabili, palazzi reali d’epoca, antichi templi decorati con Buddha che fa da padrone un po’ ovunque, con possibilità di fare vacanze in luoghi molto belli senza spendere cifre alte. Quindi il vantaggio competitivo REALE è sicuramente l‘ottimo rapporto qualità-prezzo. Mi sfugge qualcosa? Dimenticavo, è chiamata “Il Paese dei sorrisi”, quindi accoglienza a go go, e in ultimo la forte identità dell’essere “thai” con lo stile “thainess”: rappresentato da cibo, massaggi, benessere, artigianato, festività, ospitalità, Questa è la loro chiara e divulgata strategia che porta ogni giorno mediamente 57.000 persone a visitare Bangkok?
A questo punto interroghiamoci su quale siano le nostre di strategie? Non pretendo ovviamente di paragonare la nostra seppur bella regione alla Thailandia, ma mi piacerebbe molto leggere un documento di indirizzo strategico sul nostro turismo, sul turismo d’Abruzzo, anche sintetico, che illustri visione, missione, valori, filosofia, segmentazione, target, posizionamento, vantaggio competitivo, obiettivi, leve tattiche. Dov’è, qualcuno lo ha mai elaborato? Se si, come detto mi piacerebbe leggerlo, qualcuno può dirmi dove reperirlo? Se no, cosa si aspetta a produrlo? Paolo D’Intino
Sono stati spesi “milioni” di parole per definire cos’è l’accoglienza. Non sarebbe più semplice come dicono gli inglesi “farla semplice” (scusate il gioco di parole), ricorrendo alla meravigliosa frase di Santa Teresa di Calcutta: “L’accoglienza migliore? Il sorriso“. E’ chiaro che Santa Teresa pensava all’accoglienza non in funzione di business o turistica, ma credo che non si commetta sacrilegio utilizzando il suo pensiero per un fenomeno, il turismo, che non è di solo scopo economico, ma può essere anche etico. Leggiamo una delle più belle storie di pagine turistiche mai scritte e chissà che un giorno anche nella nostra regione si possano scrivere. Ecco a voi l’Albergo Etico,uno straordinario progetto di accoglienza nato 3 anni or sono ad Asti, che si sta diffondendo come modello in Italia e nel mondo e che fa capo all’Associazione Albergo Etico nata nel 2009 da un’intuizione di alcuni amici uniti per dare il proprio contributo per migliorare la società in cui vivono. Vediamo di cosa si tratta!
“Albergo Etico è un progetto di cittadinanza attiva che vuole essere un esempio di impresa sociale replicabile in altri contesti territoriali, italiani e non solo, perché più alberghi etici vuol dire più possibilità di formazione e inserimento lavorativo per persone con Sindrome di Down o disabilità
La cooperativa sociale Download, naturale evoluzione dell’associazione che lo gestisce, è oggi una realtà vivace, in costante crescita, punto di riferimento per l’accoglienza turistica accessibile ad Asti e, soprattutto, pioniera nei progetti di autonomia personale e professionale di ragazzi con sindrome di Down e disabilità intellettiva.
“… il mondo ci guarda come esempio virtuoso di impresa sociale, capace di abbinare turismo di qualità a reale inclusione sociale. In fondo, abbiamo anche il coraggio di mostrare che l’innovazione sociale può puntare anche sulla qualità di vita di tutti e provare a ricercare il talento anche nelle persone più fragili. …..”
Nell’autunno 2018 aprirà la nuova struttura a Roma in pieno centro storico , e potrà contare su un’offerta di 17 camere con servizio di bar e ristorazione. È atteso il coinvolgimento di circa 75 persone con disabilità, 35 imprenditori del settore alberghiero e 5 nuovi imprenditori sociali nei primi 18 mesi di percorso accademico.
…. si punta alla formazione di nuove figure professionali: revenue disability management, esperti in comunicazione turistica accessibile, marketing alberghiero sui bisogni speciali, caffetteria e bar service mediati, professionisti della cucina con moduli dedicati all’affiancamento di risorse con disabilità. Fantastico!
Stanno fiorendo realtà di Albergo Etico in Argentina, Stati Uniti (Miami), Norvegia, Spagna, Slovacchia e in Australia …
Al congresso mondiale sulla sindrome di Down di Glasgow, dove si incontrano più di 1000 delegati da tutto il mondo, in rappresentanza di più di 60 Paesi. quest’anno il tema centrale è stato come raggiungere l’indipendenza per le persone con sindrome di Down e Albergo Etico figurava tra le esperienza di best practice in tema di inclusione sociale.
L’Unione Europea ha riconosciuto Albergo Etico ed il progetto Download come esperienza di valore nell’ambito dell’inclusione sociale e come soggetto capace di cambiare le prospettive della società.
Solo in Italia vivono circa 35.000 persone affette da sindrome di Down, per le quali le statistiche attuali attribuiscono un grado di occupazione stabile non superiore al 16%. Albergo Etico è stato quindi in grado di impattare in modo significativo su questo campione, consentendo a un’ampia platea di persone con disabilità intellettiva di trovare stabilità lavorativa, soprattutto nella fascia 18-35 anni.”
Ulteriori informazioni su progetti e mission di “Etico” si trovano sul sito internet: www.albergoetico.it
Questi sono i modelli turistici e questa è l’innovazione che piace a noi di Abruzzomania!
Fonte: http://marketingdelterritorio.info
Foto by event-way.it
L’articolo odierno sul benchmarking mette in evidenza una bella iniziativa di accoglienza turistica che arriva da Milano. Vogliamo sperimentarla in qualche località turistica anche in Abruzzo? Noi di Abruzzomania diciamo un gran SI!
“Un esercito di volontari in giro per Milano per aiutare e informare i turisti, i Tourist Angels. Un’operazione sperimentale che parte oggi ed è voluta da Atr, l’associazione degli albergatori di Confesercenti Milano e patrocinata dal Settore Turismo del Comune. Un progetto che durerà un mese, ma che si vuole già estendere per 12 mesi all’anno
Le coppie di Tourist Angels saranno a disposizione in punti nevralgici della città pronte ad aiutare i turisti con informazioni in italiano ed inglese.
Negli hotel aderenti ci saranno punti di ristoro e di informazione per i turisti ospiti negli alberghi appartenenti ad Atr, indipendentemente dalla struttura in cui soggiornano.”
Fonte: www.ttgitalia.com by Adriano Palazzolo
Foto by il salvagente.it
Cosa significa accoglienza turistica? Significa prevedere una serie di porte d’ingresso al territorio che la persona ha deciso di visitare, che siano preparate ad accogliere. Un po’ come accade quando ci prepariamo ad accogliere un ospite a casa nostra. Prepariamo la porta d’ingresso, puliamo il giardino, indossiamo il vestito migliore, curandoci con un make-up un po’ più di quanto facciamo di norma, organizziamo o siamo pronti ad offrire un benvenuto con il caffè pronto in cucina, i migliori dolcetti della nostra tradizione e così via. I turisti siamo noi che stiamo viaggiando, solo comprendendo questo basilare concetto di “empaturismo” (empatia applicata al turismo), solo così sarà possibile accoglierli! Quali sono le porte d’ingresso del nostro territorio? Il casello autostradale, da cui arrivano la maggior parte di turisti con l’automobile, gli ingressi principali della città, il porticciolo se luogo di mare, la stazione ferroviaria, il terminal dei bus che fanno lunghe tratte, il taxista, l’aeroporto, tutti i negozi che potrebbero essere i primi a ricevere visita del nostro ospite al suo arrivo perché desideroso di trovare una guida o ricevere qualche informazione sul luogo, per concludere con le strutture ricettive tutte, nessuna esclusa, dagli hotel, alle case vacanza, ai B&B, ai camping, etc., che dovrebbero avere un certificato di accoglienza rilasciato sulla base di percorsi formativi di qualità erogati da enti preposti. Ma c’è molto altro, lo vedremo cammin facendo! Paolo
Ho un’idea sul turismo per l’Abruzzo di cui non si parla costantemente e incessantemente come si dovrebbe. Negli ultimi 20 anni ho accumulato molta conoscenza, forse troppa nel settore del turismo, tanto da sentirmi “grasso” di know how, pur non essendo un operatore diretto. Si, è vero, ho fondato un’associazione di categoria sul turismo no profit con alcuni cari amici, uno in particolare David Giovannoli , anche lui gravido come me di tante belle conoscenze sul turismo, in particolare sull’Abruzzo. Ci siamo anche messi alla prova ed abbiamo organizzato dei prodotti turistico-esperienziali messi in scena a Capestrano e ad Isola del Gran Sasso, in collaborazione con DMC del territorio e amministrazioni comunali, come ad esempio abbiam fatto all’ultimo Abruzzo Open Day Winter, raccogliendo molti consensi. Ma noi facciamo un altro mestiere, quindi che fare? Tenere questo sapere in modalità autoreferenziale e quindi senza costrutto o condividerlo? Ma certamente, viviamo nell’era dello sharing di tutto, quindi condividiamolo, ma come? Ecco l’idea. Un semplicissimo blog, intitolato “ABRUZZOMANIA – Guest Blogging Tourism”, che vuol dire coinvolgere più stakeholder possibili di settore e poi divulgare a go go, divulgare. divulgare, contenuti sul turismo, sul marketing e sull’Abruzzo, con la speranza che questa miccia, una volta accesa possa innescare qualcosa di positivo, perseguendo il nobile scopo di rovesciare finalmente e definitivamente il paradigma turistico, ovvero modificare, nella nostra meravigliosa regione, l’Abruzzo, la cultura turistica un po’ latente! Un progetto ambizioso? Non saprei, ma se le cose in cui credi non le metti alla prova non potrai mai avere risposta a tali forti e importanti domande. Quindi si parte perché la voglia è tanta, ma prima di farlo volevo chiedere agli addetti ai lavori ed anche ai miei concittadini se questa idea, che inizialmente partirebbe dalla nostra bella Francavilla al Mare, per poi diramarsi in tutta la regione, piace e soprattutto, sarà utile? Attendo commenti e faccio sin d’ora spazio a chi vorrà salire in sella e mettersi con noi alla guida di questo bel progetto. Grazie! Paolo D’Intino Presidente Associazione Centro Turistico TREe – Eccellenze, Esperienze, Emozioni