Massima di marketing n. 10: la misurazione e la previsione della domanda

Doppia razione per il consueto appuntamento che sta destando interesse tra gli operatori turistici, quello delle massime di marketing che sono ormai diventate un vero e proprio “cult” per gli Abruzzomaniaci. In Abruzzo purtroppo, la nostra esperienza ci dice che si fa poco per entrambe le attività strategiche, si misura poco e si prevede ancora meno ed io da uomo di marketing mi chiedo: come si può “produrre marketing” senza avere a disposizione questo genere di dati?

Ma la risposta è insita nell’errore strategico diffuso e che supera i confini della nostra amata regione, errore che consiste nella esasperata promo-commercializzazione di prodotti che in realtà non esistono, in quanto manca alla nostra regione un catalogo, un’offerta di prodotti esperienziali, che sono la materia prima per stimolare la domanda, soprattutto per destinazioni no-brand! E per cortesia non si confondano i le eccellenze turistiche di cui la nostra regione è ricca con prodotti esperienziali di cui non c’è assolutamente traccia! Quindi il peccato capitale di marketing che il turismo locale commette è: “troppa tattica e poca o nulla strategia!“.

Dopo questa necessaria digressione, torniamo alla massima del giorno: la misurazione e la previsione della domanda. La prima che vi sottoponiamo è la seguente: “Prevedere è difficile soprattutto il futuro.” – Anonimo;  a cui fa seguito: “Prevedere è come tentare di guidare un’automobile ad occhi bendati, seguendo le istruzioni date da una persona che guarda fuori dal finestrino posteriore.” – Anonimo.

Ne aggiungo una mia personale: “Misurare la domanda è molto difficile, prevederla quasi impossibile, ma …“. E l’inconsueto “ma” è  complesso da interpretare, ma posso garantirvi che è interpretabile.

Una breve riflessione prima di salutarvi sul concetto di marketing intelligence, correlato alle massime odierne. Vi dice qualcosa? Esiste in Abruzzo un dipartimento o un gruppo di lavoro che si occupi di questa attività? Se è vero che il marketing è il succedaneo delle guerre tradizionali (vedasi Massima di Marketing n. 9), che nei paesi ad economia occidentale ormai non si combattono (fortunatamente) più, è altrettanto vero che seppur sempre di guerra si tratta, e vi risulta qualche nazione, proseguendo nella metafora, guerra/marketing, anche la più piccola, che non disponga di un servizio di intelligence anche in tempo di pace? Tornando al turismo, anche le piccole destinazioni, come l’Abruzzo, dovrebbero avere sviluppato un sistema finalizzato ad acquisire informazioni di mercato al fine di orientare le corrette strategie. Esiste? E’ mai stato ideato? Speriamo per il bene del nostro turismo e soprattutto delle scelte che operiamo, che la risposta sia positiva, anche se …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *