La cultura del marketing del turismo

Oggi Abruzzomania desidera parlare di cultura del turismo e lo fa impegnandosi in un lavoro un po’ complesso, che consiste nell’effettuare una disamina di alcuni aspetti basilari del marketing del turismo.

Secondo il pensiero di Kotler, a causa delle caratteristiche specifiche che possiede e che richiedono un adattamento, ovvero una personalizzazione del marketing, con sviluppo di particolari applicazioni ad hoc per questo strategico settore economico,  queste ultime non possono essere lasciate ai professionisti del turismo, intesi quali operatori della filiera, ma fatte gestire da specialisti della materia, a causa della complessità e specificità che rendono la disciplina del marketing del turismo addirittura unica e articolata nell’ambito dei vari marketing specialistici. Di conseguenza questi fattori critici richiedono l’elaborazione di tools di marketing e di tecniche specialistiche molto mirate.

Vediamo in rapida successione quali sono queste specificità:

1) la natura sistemica  dell’approccio che il marketing del turismo deve assolutamente possedere. Ossia, c’è un unico denominatore comune, il viaggio/meta, che produce il fatto di assumere comportamenti e decisioni diverse, in funzione dei concorrenti e delle tipologie di clienti appartenenti a categorie diversificate. E’ come se si trattasse di un marketing policefalico, a più teste, quello della destinazione, quello delle imprese turistiche ubicate nella destinazione o ad essa collegate come intermediarie e quello degli enti pubblici. Insomma un groviglio di marketing non semplice da sciogliere. Marketing che deve quindi da un lato mediare e dall’altro interagire con l’offerta dei servizi ricettivi e dell’intrattenimento, l’offerta dei servizi di trasporto e della ristorazione, l’offerta dei servizi dell’intermediazione, l’offerta territoriale della Pubblica Amministrazione e delle organizzazione pubbliche e private di promozione dell’offerta turistica locale.

2) il secondo elemento concerne la natura di servizio dell’attività dell’offerta turistica. Infatti alle classiche difficoltà tipiche del marketing dei servizi caratterizzate dall’immaterialità e l’intangibilità del prodotto, impossibilità di fare scorte, la deperibilità, la contestualità della produzione e del relativo consumo, si addiziona la tridimensionalità delle relazioni personali, viaggiatori/imprese turistiche, viaggiatori/popolazione indigena, viaggiatori/viaggiatori. Questa dimensione difficilmente riscontrabile in altri contesti economici si può definire INCONTRO TRA CULTURE, con il viaggiatore che al momento del viaggio, ma oserei dire anche prima e dopo, è   parte integrante del prodotto, acquisendo la definizione di PRO-SUMERparola macedonia che significa produttore/consumatore, ossia il consumatore che partecipa attivamente alla costruzione del processo produttivo del servizio che poi sarà lui stesso a fruire.Tutto ciò causa un maggior difficile controllo della relazione domanda/offerta, che produce la nascita di un secondo neoconcetto/neologismo: il TURISMO LIQUIDO, che rafforza la necessità di ricorrere ad un marketing specialistico.

3) Terzo ed ultimo elemento, è rappresentato dal fatto che la tecnologia ed i fenomeni di globalizzazione che stanno incidendo molto in tutti i settori dell’economia, nel turismo producono un’incidenza molto ma molto più rilevante. La globalizzazione non è controllata dalle imprese turistiche, specialmente quelle di piccole dimensioni che possono solo subire il fenomeno e l’Italia che dispone di poche imprese globali, risente molto negativamente di questo elemento del macro-ambiente. Il trasporto aereo è diventato un consumo di massa e le tecnologie della comunicazione permettono alla domanda mobile (i viaggiatori) di acquisire con maggiore facilità le informazioni necessarie anche per mete dall’altra parte del globo.

ERGO, la lezione che possiamo trarre da questo articolo è la seguente: anche le micro-imprese turistiche, che come tutte le imprese sono in concorrenza per acquisire le preferenze dei consumatori, devono fare marketing turistico! Ma quante, ad esempio nel nostro Abruzzo, si organizzano in tal senso? Noi di Abruzzomania, alla luce dei risultati dei flussi turistici prodotti negli ultimi anni, riteniamo molto poche, troppo poche. Se ne desume che deve nascere una nuova cultura all’interno del mondo delle imprese turistiche abruzzesi e delle organizzazioni pubbliche: la CULTURA DEL MARKETING DEL TURISMO!

  1. Foto by psycondesk.it

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